26 Aprile 2025

Futures in calo a Wall Street: Nvidia crolla, i mercati attendono i dati sulle vendite al dettaglio

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I future statunitensi sono scivolati nella serata di martedì, mentre gli investitori si preparano a ricevere nuovi dati economici sulle vendite al dettaglio e altri risultati aziendali relativi al primo trimestre.

I contratti futures sul Dow Jones Industrial Average hanno registrato un calo di 194 punti, pari a circa lo 0,5%. Anche i future sull’S&P 500 e sul Nasdaq 100 sono scesi rispettivamente dello 0,9% e dell’1,5%.

Nel trading after-hours, le azioni di Nvidia sono crollate di oltre il 6% dopo che il colosso dei chip ha annunciato un onere straordinario di 5,5 miliardi di dollari per il trimestre, legato all’esportazione delle sue unità di elaborazione grafica H20 verso la Cina e altri Paesi.

Questi movimenti seguono una seduta piuttosto tranquilla di martedì, che si è conclusa in ribasso per tutti e tre i principali indici, interrompendo così una serie di due giornate consecutive di guadagni. Il Dow Jones ha perso quasi 156 punti, pari allo 0,4%, mentre l’S&P 500 ha registrato un calo dello 0,2%. Il Nasdaq Composite ha chiuso in leggera flessione.

La giornata ha rappresentato una breve tregua nella forte volatilità che ha caratterizzato i mercati dopo l’annuncio, lo scorso 2 aprile, delle nuove tariffe doganali “reciproche” da parte dell’amministrazione Trump. Da allora, il Dow Jones e il Nasdaq hanno perso circa il 4,4%, mentre l’S&P 500 è sceso del 4,8%.

Mohamed El-Erian, consigliere economico di Allianz, ha avvertito che gli investitori non dovrebbero illudersi che questa calma possa durare.

“A livello fondamentale, le questioni restano irrisolte. Lo scontro strategico tra Stati Uniti e Cina continua, e anche altri Paesi stanno cercando di capire come posizionarsi. Inoltre, la tensione tra l’amministrazione americana e la Federal Reserve rimane aperta,” ha dichiarato martedì nel programma “Closing Bell: Overtime” su CNBC. “Quindi accogliamo questa calma, ma non abituiamoci, perché credo che la volatilità sia tutt’altro che finita.”

Intanto, un altro elemento che potrebbe influenzare i mercati è atteso nella mattinata di mercoledì: il rapporto sulle vendite al dettaglio di marzo. Secondo un sondaggio condotto da Dow Jones, gli economisti si aspettano un aumento dell’1,2% su base mensile, in netta crescita rispetto allo 0,2% registrato a febbraio.

Il dato arriva in un momento in cui i consumatori esprimono crescenti preoccupazioni per l’inflazione e la tenuta dell’economia. Gli investitori saranno inoltre attenti ai numeri sulla produzione industriale e manifatturiera, alla ricerca di ulteriori segnali sulla direzione dell’economia statunitense.