Hyundai i10: compatta, sicura e adatta alla città, ma con qualche compromesso
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La seconda generazione della Hyundai i10, prodotta tra il 2013 e il 2020, rappresenta una delle proposte più interessanti nel panorama delle citycar compatte. Progettata per muoversi con agilità nel traffico urbano, condivide la base tecnica con la Kia Picanto di seconda serie, ma si distingue per alcune caratteristiche che ne esaltano praticità e sicurezza.
Nonostante la lunghezza contenuta sotto i 3,70 metri, la i10 riesce a offrire un abitacolo omologato per cinque posti, capace di accogliere comodamente quattro adulti. Anche il bagagliaio è sorprendentemente spazioso, inclusa la versione alimentata a gas. Tuttavia, la soglia di carico posta a 72 cm da terra e il dislivello di 23 cm rispetto al piano interno possono creare qualche difficoltà nel carico e scarico di oggetti pesanti.
Tra i punti di forza dell’auto spicca sicuramente il cambio manuale, fluido negli innesti e facilitato dalla leva posizionata in alto, che ne rende l’utilizzo molto pratico in città. Anche la frizione è leggera, caratteristica che contribuisce al comfort di guida nel traffico. Lo sterzo, seppur fin troppo leggero, rende agevoli le manovre a bassa velocità, pur perdendo un po’ di precisione nelle andature sostenute.
La i10 si dimostra ben insonorizzata rispetto ai rumori esterni, e il motore — pur essendo un tre cilindri — non risulta invadente nemmeno nei tratti autostradali. Le sospensioni lavorano bene anche sui fondi sconnessi, rendendo il viaggio piacevole anche fuori dal contesto urbano.
Per quanto riguarda la sicurezza, la dotazione è generosa per la categoria: tutte le versioni sono dotate di quattro freni a disco, mentre le più recenti nella versione Prime includono anche il sistema di avviso di uscita involontaria dalla corsia, una caratteristica rara in questo segmento.
Sotto il cofano, la gamma motori prevede inizialmente due propulsori a benzina: un 1.0 a tre cilindri da 67 cavalli e un 1.2 da 87 cavalli. Nel 2014 viene introdotta una variante a GPL da 67 CV, che verrà temporaneamente ritirata nel 2018 e poi reintrodotta l’anno successivo. Un restyling del 2017 ha portato aggiornamenti estetici soprattutto nella parte anteriore, senza però modificare l’impostazione generale del veicolo.
Dal punto di vista dell’affidabilità, la seconda generazione della Hyundai i10 si è rivelata solida e priva di gravi difetti strutturali. Alcuni casi isolati hanno evidenziato problemi all’impianto frenante, con pastiglie che si incollavano ai dischi posteriori. È consigliabile verificare anche lo stato della frizione nelle unità con molti chilometri, in quanto tende a slittare con l’usura.
Tra gli aspetti meno convincenti spiccano le finiture: abbondano le plastiche rigide nell’abitacolo e le porte sono prive di rivestimenti in tessuto, dettaglio che penalizza la percezione di qualità. Anche le prestazioni del motore 1.0 risultano piuttosto modeste, soprattutto se si cerca un po’ di brillantezza nella guida.
In sintesi, la Hyundai i10 di seconda generazione è un’auto ideale per chi vive in città ma non vuole rinunciare a qualche uscita extraurbana. Offre spazio, sicurezza e comfort, pur mostrando alcuni limiti in termini di rifiniture e prestazioni. Un’opzione valida per chi cerca una citycar funzionale, con una buona dotazione di serie e consumi contenuti.