3 Novembre 2025

Hyundai Ridisegna la sua Strategia: Più Ibrido per Contrastare il Rallentamento dell’Elettrico e Nuovi Piani Globali

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Hyundai Motor Company affronta il “chasm”, il rallentamento nel mercato dei veicoli elettrici, e le crisi globali con una nuova strategia di diversificazione. L’azienda punta a sfruttare attivamente la sua tecnologia motoristica consolidata e ad ampliare la gamma di veicoli, come annunciato durante il “2025 CEO Investor Day” tenutosi a New York.

Una Strategia Elettrica Flessibile

Il punto focale della nuova visione di Hyundai è la diversificazione dei propulsori. Invece di concentrarsi esclusivamente sui veicoli 100% elettrici (BEV), l’azienda ha deciso di mettere in primo piano i veicoli ibridi (HEV) e i veicoli elettrici con range extender (EREV) per rispondere in modo più flessibile alle esigenze del mercato. Questo approccio mira a ridurre lo stress da ricarica per i consumatori, mantenendo al contempo l’esperienza di guida silenziosa e confortevole tipica dell’elettrico. L’introduzione dei modelli EREV è prevista specificamente per il 2027, con l’obiettivo di offrire un vantaggio competitivo anche in termini di prezzo grazie al risparmio sui costi delle batterie.

Espansione Globale e Produzione Localizzata

Con questa nuova strategia, Hyundai punta a raggiungere 5,55 milioni di veicoli venduti a livello globale entro il 2030. Per sostenere questa crescita, l’azienda sta potenziando la sua capacità produttiva con l’aggiunta di 1,2 milioni di unità, ripartite tra gli stabilimenti HMGMA negli Stati Uniti (500.000 unità), il nuovo impianto di Ulsan in Corea (200.000 unità) e la fabbrica di Pune in India (250.000 unità). Sono in preparazione modelli specifici per i mercati locali, come la Ioniq 3, il modello Elecsio per la Cina e un SUV compatto per l’India. Inoltre, Hyundai rafforzerà la sua presenza nei mercati emergenti con una capacità produttiva di oltre 250.000 unità in modalità CKD (Complete Knock Down) e l’apertura, nel quarto trimestre del prossimo anno, del suo primo stabilimento in Medio Oriente, in Arabia Saudita, con una capacità annua di 50.000 veicoli.

José Muñoz, Presidente e COO globale di Hyundai Motor Company, ha dichiarato: “Hyundai ha raggiunto una posizione di vertice tra i gruppi automobilistici globali grazie all’espansione delle vendite, alla garanzia di basi produttive, a un portafoglio diversificato e a un sistema operativo localizzato. Sebbene ci troviamo di nuovo di fronte a un periodo di incertezza, supereremo anche questa crisi, proprio come in passato, per trasformarci in un’azienda di mobilità futura che guida il cambiamento”.

Tensioni Sindacali in India

Tuttavia, l’espansione in mercati chiave come l’India non è esente da sfide. Il giorno dopo l’annuncio di un accordo salariale con il sindacato riconosciuto (United Union of Hyundai Employees), circa 60 membri del sindacato non riconosciuto Hyundai Motor India Employees Union (HMIEU) hanno inscenato una protesta all’interno dello stabilimento di Sriperumbudur. I manifestanti hanno lamentato di non essere stati consultati durante le trattative. L’accordo firmato prevede un aumento salariale mensile di 31.000 rupie per il periodo 2024-2027. Tuttavia, l’HMIEU sostiene che dei 15.000 operai della fabbrica, 12.000 guadagnano in media solo 20.000 rupie e che l’aumento concesso è stato minimo e limitato solo a una parte dei lavoratori. La protesta è stata sciolta dall’intervento della polizia e, secondo fonti interne, non ha avuto impatto sulla produzione.

Investimenti Futuri e Innovazione

Sul fronte tecnologico e finanziario, Hyundai accelera la transizione verso i veicoli definiti dal software (SDV) e prevede di completare lo sviluppo di un veicolo “face-car” basato sul suo sistema operativo Pleos il prossimo anno. L’azienda continuerà a investire nei veicoli a celle a combustibile a idrogeno (FCEV) sia per il segmento passeggeri che per quello commerciale. Per quanto riguarda la guida autonoma, i piani si basano sulla partnership strategica siglata con Waymo.

Hyundai ha inoltre rivisto al rialzo i suoi piani di investimento: nei prossimi cinque anni investirà 77,3 trilioni di won, 7 trilioni in più rispetto a quanto annunciato l’anno scorso, di cui 30,9 trilioni saranno destinati esclusivamente alla ricerca e sviluppo. Per l’anno in corso, tuttavia, l’azienda ha leggermente rivisto le sue previsioni, aumentando le stime sui ricavi del 2% ma abbassando quelle sull’utile operativo dell’1%.